Tutti i nomi che gli vogliamo dare, descrivere una donna con tanti uomini che fa sesso, bocchini, si lascia inculare, i temini da usare sono gangbangsesso di gruppo, orgie, e quant’altro qui verrà raccontata una notte infuocata che porterà una donna ad orgasmi ripetuti e multipli, dove l’uomo domina per il piacere di tutti!
Mi piace camminare sulla spiaggia quando la giornata volge al suo termine. Mi piace il mare, credo che sia il posto più congeniale per una corretta qualità della vita. Niente traffico, smog, facce ingrugnite e via discorrendo.
Mi avventuro laddove la spiaggia sabbiosa si trasforma prima in spiaggia rocciosa poi in vero e proprio scoglio, con dietro la pineta tipica di questi luoghi.
Tra la pineta e alcune rocce, a circa dieci metri dalla linea del mare vedo una ragazza bionda sdraiata nell’unico lembo di sabbia esistente, che anzi non riesce a contenerla tutta e costringendola a tenere le gambe sollevate a semiarco.
Mi avvicino estraendo dal marsupio coattissimo che porto con me le sigarette, chiedendole se ha da accendere.
– “Ma si, certo”, risponde con estrema gentilezza, e mentre rovista nella borsa del mare non posso non notare le sue forme sinuose, il seno abbondante su un corpo magro senza essere anoressico.
– “Come ti chiami ?”, chiedo alla bionda valchiria.
– “Inga, e tu ?”.
– “Ron”, e senza tanto esitare, tanto meno senza pensare alle possibili conseguenze, la spingo in modo impercettibile indietro, facendola nuovamente sdraiare sulla sabbia.
Inizio a baciarla insistentemente, senza indugiare troppo le infilo autorevolmente la lingua in bocca. La mia mano destra inizia ad accerezzarle il seno, le cosce. Poi le slego il bikini, lasciando esplodere i suoi seni, che probabilmente sono oltre la quarta misura. Impossibile non toccare le sue mammelle, leccare i suoi capezzoli. Inga mostra di gradire il mio assalto “all’arma bianca”. Si contorce, si dimena, urla il suo piacere:
– “Siiiii Ron…leccami i capezzoli….mordicchiameli……siiii, daiiiiii…….”.
Capisco che il momento è caldo, con l’altra mano mi allungo nell’incavo delle cosce, le sposto il perizoma per accarezzarle il pelo biondo. Trovo già una fica ben bagnata, permettendomi oltre che di stuzzicarle il clitoride di infilare tutto il dito medio dentro le sue labbra vaginali.
– “Ahhhhhhh……….ahhhhhhhh……..siiiiiiiiiii…………così siiiiiiiiiii………”.
Ho il cazzo che sta esplodendo dentro il boxer. Lo tiro fuori, prendo la mano di Inga portandola sulla verga ben tesa.
– “Dio, che cazzo lunghissimo che hai …….”, e così dicendo inizio a segarlo scappellandomelo con velocità eccessiva visto il mio stato di eccitazione.
Mi sollevo sulle ginocchia, punto l’uccello alla sua bocca. Lei capisce, ed ingorda prende la mazza catturandola dentro le sue labbra.
– “Si, troia schifosa, succhiami il cazzo, baciami la cappella ……così….brava……così…….”.
Non contento, le strofino tutta l’asta fino alle palle sul viso, anzi portando la sua faccia fino al mio buco del culo, e la cosa mi fa avere una delle erezioni più consistenti della mia vita.
Sento che è il momento di piantarle il cazzo nella passera, la metto a pecora e con un solo colpo le sbatto l’uccello nella fica bagnatissima ….
– “Ti piace il mio pistone, vero……ti piace essere sbattuta maiala schifosa …..vero ?”.
– “Siii……scopami, fottimi come la più schifosa delle cagne in calore……fammi godere…..ah…….ma quanto ce l’hai lungo…….mi stai squartando in due……”.
Il mio cazzo entra ed esce con buon ritmo dalla sua passera; anzi proprio il ritmo che sto imponendo alla chiavata mi sta fortunatamente permettendo di allentare la morsa dell’eccitazione, allontanando il pericolo di arrivare subito all’orgasmo.
Ma chiavarmela in fica non è l’unico regalo che voglio; le sputo abbondantemente sull’orifizio anale, e le sbatto il mio pollice nel culo, provocandole un immediato sussulto. Con il pollice sento il mio uccello che entra ed esce dalla fica, ed è una sensazione bellissima. Tolgo il pollice, ma lo sostituisco subito con l’indice ed il medio in contemporanea. Le prendo le chiappe per i lati e mi accorgo che ormai è “pronta”. Tolgo il cazzo bagnatissimo dagli umori grondanti della sua fica, e con un unico, rapido colpo la inculo infilandole più di meta del mio cazzo:
– “Ahhhhhhhhhhh……noooooooooooo……….piano, ti prego, mi stai spaccando ………. nooooo, non così, che doloreeeeee……..”.
Ovviamente sono incurante del suo moto di disapprovazione, anzi continuo ad infilare, a spingere la mia verga nel suo culo, anzi aumentando il mio livello di eccitazione gustandomi la visione del suo ano che ad ogni pistonata diventa sempre più largo.
Nel frattempo dalla pineta escono due ragazzi sui venticinque-trenta anni che vedono la scena, rimanendone ovviamente colpiti. Con molto garbo, passato lo stupore iniziale, iniziano ad allontanarsi, ma a quel punto sono io a chiamarli:
– “Ehi, voi due, venite qui, che questa è talmente troia che ho paura che un solo cazzo non le basti…..”.
I due si lanciano un rapido sguardo, ed altrettanto rapidamente si rendono conto della situazione. Si avvicinano alla bionda che ormai è in una sorta di trance sessuale, sotto la spinta dei miei colpi. Si calano sui polpacci i boxer da mare e, prima uno, poi l’altro, porgono le loro aste, semi dure, in faccia alla famelica troia che inizia, alternatamente, a leccare i due cazzi.
– “Mike, hai visto che pompinara, firmerei mille cambiali per avere una fidanzata che sa succhiarlo anche solo la metà di come lo succhia questa……”.
– “Hai ragione John, se penso che per avere il culo della mia ragazza ho dovuto regalarle un brillante…..vedi tu quanto mi è costato….mi sa che questo signore qua lo sta avendo gratis, vero ?”.
– “Potete dirlo forte ragazzi, questa è un’autentica troia, che ama essere sbattuta con violenza, adesso uno di voi due si metta sdraiato che la infiliamo allo spiedo !”
Mike si mette a schiena in giù, per fortuna la bionda ha gambe da atleta, riesce ad impalarsi sul suo bastone mettendo le gambe ad angolo retto, io mi limito a spingerle il busto leggermente in avanti per permettermi di tornare ad incularmela, restando in equilibrio sulle ginocchia.
– “Siiiiii, mi state facendo godere come una puttana da strada……come bello sentire due cazzi che mi sfondano contemporaneamente fica e culo……sono un lago…… sto venendo …….vengo, vengo, vengooooooooooo …… siiiiiiiiii……..vengoooooooooo. Sfondatemi sì…….che troia che sono……..ahhhhhh …… siiiiiiiiiiiiii………non uscite ancora …….. ahhhhhhh….. siiiiiiii”.
Quell’orgasmo ha la capacità di accellerare anche il mio stato di eccitazione; spintono più forte, aumentando il ritmo. Ormai è più di venti minuti che, tra fica e culo, la sto sublimando alla pecorina.
– “Adesso ti faccio un bel clistere di sperma mia bella troia……ecco, ecco, vengo, vengo, siiiii, siiiiii, ti rimetto a nuovo l’intestino maiala schifosa…….”.
E’ un orgasmo bellissimo. Sembra quasi mi escano litri e litri di liquido seminale. Esco dal suo culo, ma subito John ne approfitta ed infila il suo uccello, in evidente erezione.
La bionda è ormai allo stremo delle forze. I due ragazzi sembrano andare in perfetto accordo. Alla spinta di uno segue una spinta dell’altro. La sbattono per quindici minuti di fila. Quando capiscono di essere arrivati al limite, escono in contemporanea e fanno mettere in ginocchio la bionda.
Quindi avvicinano le loro minchie vigorose alla faccia di Inga che, aiutandosi con le mani, prima sbocchina uno, poi l’altro. Mike è il primo a sentire arrivare l’orgasmo, orienta con le mani il cazzo sul palato aperto della bionda vogliosa e con una autentica marea le inonda la faccia.
– “Bevi tutta la mia sborra porcona schifosa, non una goccia deve cadere sulla sabbia….. brava così…..che zoccola che sei…….avanti succhia puttana ……”.
– “Si……sono una puttana, è quando capitano queste cose che capisco quanto mi piace prendere più cazzi alla volta……soprattutto quando i cazzi sono belli come i vostri….”.
– “E allora prendi anche il mio in bocca, lurida baldracca”, interviene John che la prende per la nuca scopandole violentemente la bocca.
John le sbatte l’uccello in bocca con una violenza impressionante, ad ogni spinta esce dalla bocca della malcapitata una quantità non indifferente di saliva. Evidentemente John non riesce a venire, e allora è costretto ad aiutarsi in questo modo per raggiungere il meritato orgasmo.
Va avanti per minuti interi a chiavarle la bocca, dandole forti schiaffi sulle grosse tette.
– “Uhhhhh………ghhhhh…….….uhhhhhh……sghhhhh…….”.
La bionda non può che rantolare, implorando quasi l’orgasmo liberatorio da parte del ragazzo, che finalmente arriva:
– “Ahhhhhhhhhhhhhhh…………godooooooooooo………..siiiiiiiiiiiiiiiii”.
Mai vista una roba del genere in vita mia; la bocca della bionda non riesce a contenere la sborrata di John. Inga ha un conato di vomito, la faccia pallida (e siamo al mare !) e i segni di un’ora di sesso sicuramente molto estremo, che non capita tutti i giorni. Si rovescia svenuta sulla sabbia. Sono un po’ preoccupato, mi avvicino per capire se è viva o morta…… qualcuno mi tocca sulla spalla…..sento che mi dicono:
– “Francesco, sveglia, sveglia ! Ehi, dico a te, ma ti vuoi svegliare !!!!”.
– “Eh, che c’è , che c’è ?”.
Mi alzo di scatto, e mi rendo conto che è stato un sogno. Che non sono nel tropicale scenario in cui ero immerso fino a pochi secondi prima. Che sono nella affolatissima, afosissima, impresentabile Bellaria. E che soprattutto mi ha svegliato mia moglie, con cui sono sposato da tredici anni, mi ha dato due figli e che da quando l’ho conosciuta è ingrassata di almeno venti chili. E penso che sto facendo una vita di merda se mi trovo a fare un sogno di questo tipo.